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Sport e azienda condividono valori fondamentali. Scoprili nell'intervista a Piero Pedinotti di ritorno dalla maratona di New York

Pubblicato il da ATP Group

Capacità di programmazione, preparazione, concentrazione e ancora: tenacia e voglia di migliorasi e superarsi costantemente. Abilità necessarie per chi decide di iscriversi a una maratona, specialmente se si tratta della più famosa al mondo: quella di New York. Quest’anno tra le sua fila c’era anche Piero, project manager ATP, che lo scorso anno ha deciso di intraprendere questo ambizioso progetto, che ha portato avanti con la stessa tenacia che ogni giorno contraddistingue il suo lavoro.

Sport e azienda possono sembrare realtà distanti, ma spesso condividono valori fondamentali e mettono in luce aspetti caratteriali importanti.

Il mondo della corsa ti appassiona? Vuoi scoprire di più sul rapporto sport/azienda? Conosci Piero e se sei curioso di scoprire di più sulla sua avventura? Se hai risposto sì anche a solo una delle tre domande sopra non perdere sua la intervista!

 Ciao Piero, abbiamo saputo che hai corso la Maratona di New York. Innanzitutto ben tornato!
“Grazie, era già da qualche anno che ci stavo pensando e quest’anno è arrivata l’occasione.”

Possiamo definirti a tutti gli effetti un runner, giusto?  A quante maratone hai partecipato fino ad ora?
” Si! Sono un runner, corro con gli amici per divertimento, ma ogni tanto indossare il pettorale per avere un obbiettivo mi stimola!!! Per ora ho partecipato a 7 maratone tra Italia ed estero, quella di New York è stata sicuramente la più bella ed emozionante anche se il mio personal best l’ho fatto 2 anni fa a Venezia. Ascoltare l’inno americano sul ponte di Verazzano insieme ad altre 15 mila persone, tutte in religioso silenzio, poter contare su un pubblico che ti chiama per nome e ti incita per 42KM, vedere i poliziotti ballare ad ogni incrocio, incontrare sul precorso bambini che ti aspettano per darti il 5….sono emozioni uniche. Cosi come, nei giorni successivi la gara,  girare per New York con la medaglia da finisher al collo e sentirti dire da tutti “congratulation,,, sembra di essere in un film.”

Wow, come direbbero gi americani: amazing! Ci racconti cosa scatta nella testa di un runner quando decide di iscriversi a una maratona?
“Normalmente la decisione scatta davanti a una birra con gli amici mesi prima della gara. La fortuna è che l’iscrizione devi farla mesi prima quindi una volta iscritti non si può più tornare indietro!”

E una sfida contro sé stessi o contro gli altri?
“Nel mio caso decisamente contro me stesso.”

Ci siamo preparati e sappiamo che una maratona corrisponde a 42,195 Km, un bel numero. In quanto tempo si prepara una gara di questo tipo?

“Correndo regolarmente tutto l’anno almeno 2/3 volte a settimana, poi i 3 mesi prima della maratona devi intensificare gli allenamenti e soprattutto aumentare le distanze.”

Qual è stato il tuo tempo?
“New York l’ho chiusa in 4:02:19”

Dicci la verità: quante volte durante il percorso hai pensato “ok ora mi fermo”?
 “Mi capita soprattutto nei primi chilometri, poi una volta preso il ritmo e rotto il fiato si va, se non capitano imprevisti, fino alla fine.”

Ok, allora confessaci cosa pensavi realmente!
“Cerco sempre di rimanere concentrato e pensare a cosa positive, nei momenti di difficoltà provo a distrarmi guardando il paesaggio. A New York c’era talmente tanta gente lungo tutto il percorso ad incitarti, a chiamarti per nome che ti davano una carica indimenticabile!!!”

In ATP tante volte abbiamo parlato della connessione tra sport e azienda, dell’importanza di agire come squadra. Durante una maratona però sei solo con te stesso. Trovi delle analogie tra quello che accade prima e durante una maratona e la vita aziendale?
“Analogie ce ne sono, una su tutte è la determinazione nel prepararla, questa per me è la fase più dura!  Avere qualche amico con cui allenarsi insieme è fondamentale: in preparazione si fa un lavoro di squadra. Durante la gara invece si parte sempre insieme agli amici, ma dopo i primi metri ognuno prende il proprio ritmo e ci si separa. La determinazione a raggiungere l’obbiettivo guida la gara e nonostante siano amici, non lo nascondo, l’obiettivo è anche fare meglio di loro!!”

Dopo aver corso la maratona più famosa al mondo cosa farai: appenderai le scarpette al chiodo o hai nuovi progetti nel cassetto?
“Assolutamente NOOO! Ho 2 idee in testa per il 2020, fare un Mezzo Ironman di Triathlon e la maratona di Lisbona 2020 ….vediamo!!!”

Il Mezzo Ironman, un altro obiettivo ambizioso, complimenti!
Piero grazie mille per i tuo tempo e un grosso in bocca al lupo per le prossime avventure!

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